Le fasi pratiche della separazione: guida completa su cosa fare
- Freeda

- 5 lug
- Tempo di lettura: 4 min

La separazione segna uno spartiacque nella vita familiare e personale. Oltre alle emozioni intense, richiede una serie di passi pratici e legali indispensabili per tutelare i diritti di ciascuno, garantire la continuità del benessere dei figli e definire con chiarezza gli accordi economici e abitativi. Ecco una guida approfondita per orientarsi nelle fasi pratiche della separazione.
1. Prendere consapevolezza e valutare le opzioni
Il primo passo è riflettere sul tipo di separazione più adatto alla situazione:
Separazione consensuale: scelta da coppie che trovano un accordo su tutti gli aspetti (figli, casa, mantenimento), consente di ridurre tempi, costi e conflitti.
Separazione giudiziale: necessaria in caso di disaccordo; richiede un iter più lungo, con intervento del giudice.
Separazione con negoziazione assistita: alternativa veloce che consente agli avvocati delle parti di trovare un accordo senza ricorrere al tribunale, se non ci sono contrasti irrisolvibili.
In questa fase può essere utile una consulenza legale preliminare per comprendere diritti e doveri, e un supporto psicologico o di mediazione familiare per affrontare le questioni emotive e relazionali.
2. Raccogliere e organizzare la documentazione necessaria
Un aspetto pratico spesso sottovalutato è la raccolta dei documenti indispensabili:
Documenti personali: carte d’identità, codici fiscali, certificato di matrimonio.
Documenti dei figli: certificati di nascita, eventuali certificazioni scolastiche o sanitarie.
Documentazione economica: dichiarazioni dei redditi, buste paga, estratti conto, titoli di proprietà, contratti di locazione, finanziamenti attivi, polizze assicurative.
Spese ordinarie e straordinarie sostenute per i figli, come fatture mediche o scolastiche.
Disporre di un dossier completo facilita la definizione degli accordi patrimoniali e genitoriali, oltre a ridurre tempi e incomprensioni.
3. Avviare la procedura legale
A seconda dell’opzione scelta, i passaggi possono variare:
In separazione consensuale, l’accordo viene redatto dall’avvocato o dai legali di entrambe le parti e presentato al Tribunale (o in Comune se non ci sono figli minori).
Con la negoziazione assistita, gli avvocati guidano le parti alla firma dell’accordo che, una volta validato, ha pieno valore legale.
In separazione giudiziale, si deposita il ricorso presso il Tribunale competente; il giudice convoca un’udienza presidenziale e può emettere provvedimenti temporanei su affidamento, spese e abitazione.
Questa fase stabilisce le misure provvisorie, spesso decisive per la gestione immediata della quotidianità.
4. Definire gli accordi economici, patrimoniali e genitoriali
È una delle fasi più delicate, soprattutto se ci sono figli. Gli accordi devono stabilire in modo chiaro:
Assegno di mantenimento: per i figli (sempre dovuto) e, se previsto, per il coniuge economicamente più debole.
Affidamento e collocamento dei figli: definendo se sarà condiviso (scelta privilegiata dalla legge) o, in casi particolari, esclusivo.
Visite e frequentazione: giorni, orari, gestione di feste, vacanze, trasferte scolastiche.
Spese straordinarie: vanno elencate (mediche, scolastiche, sportive…) indicando le percentuali di riparto.
Casa coniugale: va stabilito chi la manterrà o se verrà venduta/divisa.
Divisione dei beni: in caso di comunione, va regolata la separazione del patrimonio.
Un accordo preciso riduce i rischi di conflitti futuri e tutela l’interesse dei minori.
5. Omologazione o sentenza di separazione
A seconda del percorso:
Separazione consensuale: l’accordo viene omologato dal giudice (se ci sono figli) o dal sindaco/ufficiale di stato civile (se non ci sono figli minori).
Negoziazione assistita: l’accordo viene trasmesso entro 10 giorni all’ufficio di stato civile per la registrazione.
Separazione giudiziale: al termine dell’iter (che può durare diversi mesi o anni), il giudice emette la sentenza che disciplina ogni aspetto della separazione.
Da questo momento, la separazione è ufficiale.
6. Aggiornare la situazione anagrafica, patrimoniale e fiscale
Una volta formalizzata la separazione, bisogna occuparsi di:
Aggiornare lo stato civile presso il Comune.
Cambiare la residenza anagrafica, se uno dei coniugi si trasferisce.
Comunicare la nuova situazione a enti come INPS, banche, assicurazioni, datore di lavoro.
Verificare la modifica delle detrazioni fiscali per figli a carico.
Aggiornare intestazioni di utenze domestiche, deleghe scolastiche, piani sanitari o assicurativi.
Questi passaggi permettono di evitare disguidi burocratici e tutelare i diritti di ciascun genitore.
7. Gestire la fase post-separazione: aspetti pratici e psicologici
Terminata la fase legale, la separazione apre un nuovo capitolo:
È fondamentale organizzare la quotidianità dei figli, rispettando le routine educative e i bisogni affettivi.
La comunicazione tra genitori deve essere improntata al rispetto e alla collaborazione, anche se la relazione sentimentale si è conclusa.
Se necessario, è consigliabile ricorrere a percorsi di coordinazione genitoriale per gestire la genitorialità in situazioni di alta conflittualità.
Non trascurare il benessere psicologico: la separazione può generare stress, senso di colpa, ansia o sintomi depressivi. Un supporto psicologico individuale o familiare può favorire un adattamento più sereno.
8. Considerare la possibilità di modificare gli accordi
Le condizioni stabilite in sede di separazione possono essere modificate se cambiano significativamente le circostanze economiche, lavorative o familiari. Ad esempio:
Perdita di lavoro di un genitore.
Cambiamento delle esigenze dei figli (malattia, trasferimento).
Nuove convivenze o matrimoni.
In questi casi, è possibile rivolgersi al Tribunale per un ricorso di revisione delle condizioni di separazione.
Conclusioni
Affrontare una separazione significa non solo regolare aspetti legali ed economici, ma anche prendersi cura delle persone coinvolte, in primis i figli. Procedere con consapevolezza, ordine e l’aiuto di professionisti qualificati – avvocati, mediatori familiari, psicologi – è fondamentale per ridurre i conflitti e costruire un nuovo equilibrio di vita.
Hai bisogno di un supporto legale, psicologico o di un servizio di mediazione familiare? Contattaci: possiamo aiutarti a orientarti in ogni fase della separazione, nel rispetto delle esigenze tue e dei tuoi figli.



